La "Prose della volgar lingua" è un trattato sulla lingua italiana scritto da Pietro Bembo nel XVI secolo. È un'importante opera che ha influenzato la scrittura e la grammatica italiana, stabilendo delle regole linguistiche che sono state adottate e seguite per secoli.
Nel testo, Bembo sosteneva l'importanza di utilizzare la lingua volgare italiana anziché il latino per la poesia e la prosa letteraria. Proponeva anche una standardizzazione della lingua, scelta come modello la parlata fiorentina del Trecento.
La "Prose della volgar lingua" ha avuto un impatto significativo sull'evoluzione della lingua italiana e sulla produzione letteraria del periodo rinascimentale. È considerata una delle opere fondamentali per lo studio della lingua italiana e della storia letteraria italiana.
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